Amazon ha introdotto Digit, il suo primo robot umanoide, nei suoi magazzini, segnando un passo significativo verso l’automazione avanzata delle operazioni di magazzino. Questo robot bipede è progettato per afferrare e sollevare oggetti, iniziando con il movimento di casse vuote per facilitare il riciclo.
Amazon ha implementato oltre 750.000 robot nelle sue strutture globali, che lavorano in collaborazione con il personale per eseguire compiti ripetitivi e migliorare il servizio clienti.
Un nuovo sistema robotico, denominato Sequoia, è stato introdotto per assistere i dipendenti nell’elaborazione degli ordini dei consumatori. Questo sistema migliora l’efficienza, riducendo i tempi di elaborazione degli ordini fino al 25% e aumentando la velocità di immagazzinamento del 75%.
Tutto questo da un lato migliora l’automazione e dall’altro preoccupa per quanto riguarda l’impatto sul personale di Amazon, quasi 1,5 milioni di persone. Diversi studi prevedono una possibile eliminazione di 73 milioni di posti di lavoro negli USA entro il 2030 a causa dell’automazione. Questo certamente fa riflettere.
Sequoia include stazioni di lavoro ergonomiche che permettono ai dipendenti di lavorare a un’altezza ottimale, riducendo il rischio di infortuni.Digit, sviluppato da Agility Robotics, un’azienda finanziata da Amazon, è progettato per muoversi e manipolare oggetti nei magazzini, assistendo i dipendenti in modi innovativi.
Amazon sottolinea la continua necessità di impiego umano per la supervisione e il pensiero critico, e afferma che i robot creeranno nuovi posti di lavoro pur eliminando quelli più monotoni. C’è da augurarsi che sia vero.
In sintesi, l’introduzione di Digit rappresenta un avanzamento notevole nell’uso della robotica per migliorare le operazioni di magazzino e la sicurezza dei lavoratori, pur sollevando questioni importanti sul futuro dell’impiego nell’era dell’automazione.